Prima di tutto è stato esaminato il verbo/azione fine a se stesso, curiosando tra il suo significato, la sua etimologia e le sue prime comparse tra le opere scritte; tutti i popoli da sempre, ne hanno compiuto il gesto introducendolo anche, con il passare dei secoli, tra i vocaboli delle loro lingue. Numerosi sono i riscontri di tale azione nella letteratura: ad esempio la ritroviamo tra i versi di una poesia che ci riporta a scuola, tra le righe di un'opera narrativa come "l'Orlando furioso", o nei gironi di "sentore mitologico" della Divina Commedia; anche una rappresentazione visiva però, ci induce a leggere: una pubblicità, un film e il quadro di un pittore famoso ci regalano un messaggio o un' emozione.
Nell'attualità non mancano di certo occasioni e momenti di lettura collegati ad esempio al periodo della pandemia, ad un problema ambientale, al varo di un ponte, al ricordo di un famoso poeta o ad una manifestazione "rivoluzionata".
In relazione alla storia della tecnologia leggiamo la testimonianza dell'ingegno dell'uomo; con uno sguardo tra le varie epoche e grazie alle invenzioni della stampa e della carta ci sono giunte notizie di opere e trattati di Greci e Romani, di teatri delle macchine, delle prime enciclopedie e riviste scientifiche. Inventori e invenzioni si sono susseguite fino ai nostri tempi e, con l'avvento della digitalizzazione, si sono sviluppati idee e brevetti sia in campo tecnologico, con l'uscita ad esempio del lettore CD o del lettore ebook, sia in quello scientifico.
Un'invenzione futura, può essere rappresentata da uno speciale inchiostro che si illumina al calare della luce permettendo la lettura dello scritto? Chissà..., per ora, anche se sembra non essere più di moda, vista la crisi dell'editoria, leggiamo: da un buon libro, ne derivano conoscenza e sapere, concetti alla base della cultura e dello sviluppo della nostra società.