L'Encyclopédie o Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri, è un'opera fondamentale dell'Illuminismo francese. Nasce dall'idea di un libraio parigino André le Breton di far tradurre a Denis Diderot (1713-1784) la Cyclopaedia, o Dizionario Universale delle arti e delle scienze dell'inglese Ephraim Chambers (1680-1740), autore di spicco nel mondo culturale dell'epoca. Diderot si associa ad altri studiosi e si avvale soprattutto dell'aiuto di Jean-Baptiste Le Rond D' Alembert (1717-1783) per preparare una vasta opera che rappresenterà il primo esempio di una moderna enciclopedia di larga diffusione e di successo. Di ampio respiro filosofico doveva servire a cambiare il modo comune di pensare guardando all'interesse del genere umano. Molto rilevante è infatti il profilo culturale dell'impresa, in quanto grandi studiosi francesi daranno il loro contributo per la sua realizzazione; Montesquieu (1689-1755), Turgot (1727-1781), Rousseau (1712-1778), Voltaire (1694-1778), ne sono solo un piccolo esempio e si conteranno circa 160 collaboratori in tutto al termine dei lavori.
Il primo volume viene pubblicato nel luglio del 1751 a cui seguiranno, negli anni immediatamente successivi, il secondo e il terzo. Le uscite seguenti subiranno notevoli battute d' arresto dovute soprattutto alle opposizioni dell'ambiente religioso e assolutistico del periodo, che portarono a campagne diffamatorie contro gli enciclopedisti e l'inasprimento della censura. Nel 1772 finalmente esce l'ultimo volume dell'Encyclopédie che conta 17 tomi e 11 tavole illustrate.
Visto l'elevato prezzo dei volumi, si presume che i primi lettori fossero costituiti da borghesi e persone facoltose ma, grazie al moltiplicarsi dei salotti di lettura, l'opera si diffuse in seguito anche tra un vasto pubblico, tanto che si raggiunsero più di 4000 ordinazioni in poco tempo.
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